Il canto gregoriano

Il Cristianesimo ha avuto un ruolo decisivo nella storia della musica occidentale.
La musica corale oggi ha origine dal canto cristiano dei primi secoli, anche se i canti di quel periodo ci sono ignoti. Probabilmente si basavano sull'intonazione dimelodie tradizionali il cui ritmo era derivato dal ritmo verbale della liturgia che poteva essere diverso da comunità a comunità poichè i primi cristiani vivevano in condizione di clandestini.

Quando nel 380 d.C. l'editto di Tessalonica impose la religione Cristiana come unica religione dell'impero la situazione cambiò.
La trasmissione della musica avvenne da allora per tradizione orale e si formarono scuole di canto fino dal IV secolo.

Agli inizi del VI sec. in Occidente c'erano diverse aree liturgiche europee, ognuna con un proprio rito. Quando fu Papa Gregorio Magno (590-604) si ebbe l'unificazione dei vari riti religosi e della musica a essi collegata.

Il risultato dell'unione dei due dei riti principali che erano il vetero-romano e il gallicano fu codificato nell'antifoniario gregoriano, un codice musicale che conteneva tutti i canti della nuova liturgia unificata.

Il canto gregoriano è interpretato da un coro o da un cantore che spesso è lo stesso celebrante con la partecipazione di tutta l'assemblea e musica il testo in latino.
Viene cantato a cappella cioè senza accompagnamento di strumenti musicali, poiché ogni altra armonizzazione altera la composizione di questa musica.